Le banche che aderiscono ne danno comunicazione sul proprio sito Internet. L’accordo è valido fino al 31 dicembre 2019. Riguarda, in particolare: • il pegno mobiliare non possessorio, previsto dall’articolo 1 del decreto legge 59/2016: consente alle imprese di dare in garanzia beni mobili, anche immateriali, destinati all’esercizio di impresa, per ottenere prestiti. I beni restano però nella disponibilità dell’impresa, che quindi può continuare ad utilizzarli per l’attività. • Il trasferimento di bene immobile sospensivamente condizionato (articolo 2 del medesimo decreto): prevede la garanzia di un diritto reale immobiliare, che viene trasferito in caso di inadempienza. L’accordo stabilisce una serie di regole con l’obiettivo di favorire i prestiti imprese coperti da queste garanzie.